La fine di un amore

“Ti amo ma non possiamo più stare insieme…” Oppure ” Mi dispiace ma non provo piu niente per te..” Oppure “Mi sono innamorato di un’altra persona…” Oppure semplicemente il silenzio e la rispettiva sparizione della persona amata sono solo alcuni esempi di frasi o assenze  che più o meno ognuno di noi si è sentito dire o ha subito.

Personalmente la prima frase è quella che mi destabilizza di più, non capisco come l’amare una persona non si coniughi con la voglia e la possibilità di stare insieme e di venirsi incontro e in base alla mia esperienza personale e clinica è anche la frase che incastra di più e lascia la “persona lasciata” in trappola perchè resta nell’attesa di un ritorno e in un circuito di rimuginazioni proprio perchè la frase stessa è incoerente. La verità è abbastanza semplice e banale e non servono teorie psicologiche o fare la diagnosi di quadri clinici e psicopatologici: la verità è che la persona non vi ama altrimenti farebbe l’impossibile per stare con voi e non perdervi. Penso che su questo argomento le opinioni e le esperienze siano moltissime e potrei organizzare dei gruppi su questo ma per ora quello su cui vi invito a riflettere è come mai siete incastrati in una relazione del genere?

La fine di una storia impone sempre un certo periodo di tempo in cui si elabora la perdita, la reazione è simile a quella che si ha in seguito ad un lutto: si perde la persona amata e una parte di noi.

La prima reazione è in genere di smarrimento e incredulità: si stenta a credere che il nostro partner ci stia lasciando, sembra quasi che non si riconosca più quella persona, sembra un estraneo. La mente vaga da un ricordo all’altro, ci si chiede come possa essere terminata una storia così importante, quali siano stati gli errori commessi. Si passa dal dolore per la perdita alla rabbia per le incomprensioni, per le rinunce e per l’impotenza che si prova. Segue poi la delusione e la tristezza. Se siete in questa fase ogni cosa risulterà pesante, quasi si perde la voglia e l’energia di fare ogni cosa. Come per ogni ferita c’è il bisogno di elaborare, in questo caso di elaborare la separazione, integrare l’esperienza nella nostra storia,  per poi andare oltre.

 A volte si rimane intrappolati in questa fase, bloccati. Questo accade perchè il comportamento del partner va a rivangare una ferita antica, una ferita apparentemente scordata ma ben impressa nel nostro corpo e nella nostra anima risalente alla relazione con una figura importante di attaccamento. Succede che nella storia d’amore si vanno inconsapevolmente ad innescare vecchie dinamiche dolorose con la speranza di risanarle ad esempio se ho avuto una madre rifiutante andrò a cercare probabilmente un partner che in un modo o nell’altro mi rifiuti.

Quando si è immersi nel dolore è importante sapere che così come ha avuto un inizio avrà anche una fine e che una volta elaborato si raggiungerà una consapevolezza maggiore di noi stessi e di cosa vogliamo. C’è una rinascita, una sorta di restyling profondo. E’ proprio in virtù dell’esperienza passata che possiamo apprezzare ed amare in modo più pieno anche le cose piccole della vita e perchè no, un nuovo partner.

Immagine da blog.libero.it

 

Tags: ,