L’amore cieco dei non amati

Si è ciechi quando si continua a stare in una relazione che porta alla distruzione, alla sofferenza, alla sepoltura del proprio essere. Questo non è amore. E’ altro. Ossessione, dipendenza, chiamalo come preferisci. L’amore è libertà, espansione del proprio sè, unione e realizzazione personale e nella coppia. Se ti senti annichilito, se sei felice in minore quantità di quanto sei triste sei intrappolato in una storia che non è amore.

Per amore cieco intendo l’essere in una relazione evidentemente distruttiva in modo spesso inconsapevole e disperato senza la capacità di intravedere un’altra possibilità per la tua vita. Si è ciechi quando si vede solo il proprio partner e si vive per lui, annullandosi completamente.

Ricordo ad esempio di una ragazza che quando le chiedevo cosa amasse del proprio compagno mi rispondeva dicendo “per me è il mio ossigeno, non so dire altro”. Una risposta non ancorata alla realtà, dove la Persona perde la propria essenza e le proprie potenzialità, insite in ogni essere umano, per sopravvivere all’ombra di qualcun altro.

Spesso in chi è intrappolato in questo genere di storie ci sono due spinte: una che dice che non è amore e un’altra che dice che sicuramente deve essere amore e che prima o poi il proprio partner se ne renderà conto e cambierà. In seno a questa speranza si perdono spesso svariati anni. Il problema è che nessuno cambia soprattutto se non è lui stesso a volerlo, non si cambia perchè qualcun altro lo pretende.

La fiamma di queste storie di “non amore” è proprio il rifiuto. Alcune persone appassionano tanto e ci struggono tanto proprio perchè sentiamo, anche se a livello sotterraneo, lo spettro di un vicino rifiuto. Per rifiuto intendo non solo l’essere respinti ma anche umiliati, non accettati come persone e maltrattati. Chi è accecato non è consapevole di questo meccanismo e spera che prima o poi chi la rifiuta rinsavisca e si riveli innamorato e redento. In questa vana attesa nel frattempo si è spariti come Persone.

In modo inconsapevole si va a riproporre un antico copione in cui la persona che oggi è rifiutata(respinta, maltrattata) è stata dapprima un bambino non amato: i genitori sono stati assenti o iperprotettivi e controllanti o in alcuni casi abusanti. Nella ricerca di amori attuali tormentati, il non amato, oggi adulto, non fa altro che ripercorrere l’antico copione vissuto con i genitori, l’antico dolore per non essere stato amato con la speranza di sanare questa antica ferita.

Ci vuole molto coraggio e molta forza per porre fine a storie tormentate di questo tipo. Da bambina/o non avevi scelta, oggi ce l’hai e puoi scegliere di amare te stesso.

immagine presa da blog.libero.it

 

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