Lo psicologo e gli adolescenti di oggi

Questo articolo racchiude la mia esperienza come psicologa dello sportello d’ascolto con i ragazzi del liceo Ettore Majorana di Latina.

Nello scriverlo ho pensato di ripercorrere le domande che da loro mi sono state sollevate.

A cosa serve lo psicologo?” Parlando a livello popolare, lo psicologo viene associato a situazioni limite o meglio a casi gravi di difficoltà psicologica o a “pazzia”. Facendo il giro di presentazione nelle classi per sensibilizzare a questa figura, gli studenti si sono mostrati curiosi e collaborativi. Gli incontri con i ragazzi sono stati generalmente momenti di confronto dove si sono aperti con le loro insicurezze e perplessità tipiche dell’età adolescenziale.

Ma allora perché rivolgersi ad uno psicologo?” Sicuramente perché è una risorsa. Aiuta a scoprire dentro di noi potenzialità e aspetti che non immaginavamo di avere, aiuta a trovare un orientamento nelle situazioni confuse ed è un valido supporto per le situazioni che viviamo nel quotidiano. La cosa bella che mi capita di constatare è l’entusiasmo e la creatività che questi ragazzi hanno e che a volte va solo un po’ stimolata.

I motivi per cui mi hanno consultata sono stati generalmente legati all’ansia, ad un bassa autostima o a difficoltà relazionali con il gruppo dei pari o a difficoltà comunicative con i genitori. Spesso dietro il disagio scolastico o dietro un sintomo (ad esempio squilibri alimentari, attacchi di ansia o gesti autolesionistici come il cutting) , si nasconde una richiesta di aiuto.

Emerge una profonda fragilità, in parte tipica dell’età, in parte sottolineata dall’uso smodato dei social network. Questi nuovi modi di comunicare creano una competizione sfrenata dove si testa il proprio valore ( e di conseguenza la propria stima di sé) in base ai “mi piace” ottenuti e gli adolescenti in questo sono esposti ad un mare magnum di giudizi senza difese.

Si è perso il contatto diretto e la comunicazione personale tra i ragazzi, molto si basa su ciò che appare.

Rispetto a ciò che mi raccontano ormai gli scambi avvengono per lo più su whatsapp, meccanismo che non fa altro che inclinare i rapporti di amicizia che come mai in questa fase evolutiva sono fondamentali.

L’adolescente di oggi si sente solo.

In questo l’incontro con lo psicologo è un momento per ascoltarsi e condividere esperienze di vita.


 

immagine presa da educare.it

 

 

 

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