A proposito di gravidanza

Ti ho sognato.

Ricordo di essermi persa nel profondo blu dei tuoi occhi e di essermi ritrovata nel tuo sorriso.

Ed ora so cos’è la felicità per me.

Mamma

 

Tempo fa una signora mi disse “mai chiedere consigli a chi non ha figli”. Lì per lì non capii. A distanza di anni capisco cosa volesse dire. Da quando ci sei tu è cambiato il mio modo di percepire e di sentire. La dr.ssa Tambelli, psicologa e psicoterapeuta, nel convegno organizzato dall’ Ordine degli Psicologi del Lazio sulla salute perinatale(salute che precede e segue la nascita del bimbo), spiega come durante la gravidanza nella mamma si attivino delle aree particolari della corteccia cerebrale. La corteccia orbito frontale e la corteccia cingolata anteriore sono deputate rispettivamente alla decodificazione dei segnali del neonato e alla costruzione del legame con lui. A tal proposito l’epigenetica studia proprio come le cure ricevute da chi si prende cura del bimbo vadano ad influenzare la formazione del carattere.

La gravidanza è un’esperienza unica densa di cambiamenti sia dal punto di vista fisico che emotivo, per questo è un periodo straordinario ma anche pieno di fragilità ed insicurezze. La donna è portata a rivedere in modo più o meno consapevole una serie di aspetti della propria identità(corporea,personale, professionale, di ruolo). L’equilibrio della coppia viene modificato perchè si passa da una diade ( io- tu) ad una triade con l’arrivo del bimbo.

Fondamentale è il ruolo del papà anche durante la gravidanza, non solo per il sostegno alla donna ma la sua presenza è preziosa  per iniziare a costruire un legame con il bimbo. Tramite il con-tatto(carezze sul grembo materno) e i dialoghi, il bimbo instaura una relazione con lui. Il feto attraverso la parete addominale e uterina  materna è in grado di percepire il contatto e la voce del papà soprattutto a partire dal 7′mese di gestazione. L’aptonomia ( scienza del tatto) insegna ai futuri genitori a stabilire un rapporto tattile con il feto.

Ci sono dei miti sulla maternità: si associa spesso ad uno stato di splendore fisico e d’umore. Non è esattamente così. Sia per i cambiamenti fisici che ormonali ma anche per le paure e le insicurezze che quasi sempre subentrano in ogni mamma e papà, soprattutto alla prima esperienza.

Ricordiamo che non nasce solo un bimbo ma nasce anche un papà ed una mamma.

Essendo un periodo delicato è importante avere intorno a sè una rete di contatti evitando di isolarsi e, qualora se ne sentisse il bisogno, è fondamentale chiedere aiuto. Anche partecipare a dei corsi di ginnastica adatti a gestanti è un ulteriore sostegno ( lì dove ci sia il consenso del medico). Ricordo come nuotare insieme a te sia stato grandioso ed indescrivibile. Il movimento in acqua è uno stimolo per il feto ed un dolce massaggio. Ormai la scienza è concorde nel sostenere che il bimbo nel grembo materno è un essere attivo.

Spense e De Casper parlano di apprendimento in utero (1982). Il feto tramite i sensi impara  a fare non solo esperienza di sè ma anche del mondo circostante. L’umore della mamma influenza il suo sviluppo per gli ormoni messi in circolo nel sangue. Mamma e feto sono per nove mesi in comunicazione continua. Dapprima nel feto si sviluppano l’olfatto e il gusto, poi il tatto, l’udito ed infine il sistema visivo. Tutti i sensi sono ben funzionanti già in utero tranne  quello visivo che completerà il suo sviluppo dopo la nascita.

Mi piace definire la gravidanza come un fluire insieme.

Ogni gesto, ogni azione fatta nel quotidiano assume una sfumatura diversa ed un significato in più denso di mille emozioni,sensazioni e fantasie.

Auguri a tutte le future mamme!

 

 

 

 

 

 

 

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